La depressione non è quel mostro che abbatte indipendentemente da quello che si vive e come lo si vive.
Oltre a quella denominata depressione maggiore che si cura con i farmaci e la psicoterapia c’è la depressione reattiva che si cura quasi sempre solo con la psicoterapia. In entrambi i casi ci possono essere altri disturbi quali attacchi di panico o una situazione generalizzata di ansia patologica, umore negativo e inedia.
La forma reattiva dipende dagli eventi e da come le persone sono state abituate ad affrontarli sin da piccoli.
Altre forme sono intermedie come quella stagionale essendo l’estate più benevole; ma dipendono in larga parte da come la persona “vede”, cioè concettualizza la sua realtà e quanto è sensibile ai condizionamenti degli altri. In vario modo e forma può essere ereditata ma la parte più importante la fa l’ambiente.
Uno dei condizionamenti più importanti è il pregiudizio di dover sempre stare bene emotivamente. Le persone che non ammettono di poter stare giù qualche volta si arrovellano nel pensiero di “essere anormali” e si abbattono sempre più non appena si sentono giù per un qualsiasi nonnulla.
Nessuno è depresso per malattia ma ciascuno può sentirsi depresso per un certo periodo e in certe condizioni.